Preghiera all’Immacolata

Adattamento per Carmagnola della Preghiera dell’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, all‘inizio del Rosario nella chiesa di Nostra Signora della Salute di Torino – Mercoledì delle Ceneri, 26 febbraio 2020

 Preghiamo.

Vergine Immacolata, che hai protetto questo città da tante epidemie in tempi di gravi malattie, guarda benevola con sguardo e cuore di madre i tuoi figli che in questo momento vivono serie e condivise preoccupazioni per il diffondersi nel nostro Paese e anche nel nostro territorio del coronavirus che semina tanta paura e preoccupazioni nella cittadinanza di Carmagnola e del Piemonte.  

Siamo venuti qui ai tuoi piedi per impetrare la tua misericordia e il tuo aiuto verso questa città e il suo territorio, che amiamo e vorremo vedere sereni e senza timori per il loro presente e futuro. Per tante volte Carmagnola ha sperimentato nella sua storia momenti difficili, ma sempre tu hai sorretto e benedetto la preghiera dei tuoi devoti e il lavoro di quanti a vario titolo si sono impegnati per aiutare i cittadini a superare ogni paura e a impegnarsi tutti insieme, per puntare uniti a un futuro sereno e positivo per tutti.

Ora vogliamo credere e sperare fermamente che anche questo momento in cui il coronavirus si è reso presente nel nostro territorio, tu ti mostrerai madre di misericordia e ricca di grazia per tutti quelli che soffrono a causa di questa malattia, ma anche per chi nella città e regione esercita una precisa responsabilità di guida e di orientamento della cittadinanza. Aiuta medici e operatori sanitari nel loro delicato compito di sostegno di chi a loro ricorre per ogni eventuale bisogno e necessità.

A te, nostra madre e regina, rivolgiamo inoltre dal profondo del cuore la preghiera per superare ogni allarmismo ingiustificato e ottenere il coraggio e la pazienza che occorre esercitare in queste circostanze per affrontare insieme il problema sopraggiunto inaspettato e che, siamo certi, può produrre comunque un frutto di bene come la solidarietà verso chi soffre, l’accoglienza con chi è solo e senza sostegno dei propri cari, la volontà di camminare uniti adoperandosi ciascuno per la propria parte a favorire la speranza nel cuore e la comune volontà di trovare in ogni altro concittadino un sostegno di fraternità e di apertura soprattutto verso le persone più anziane, sole o già debilitate per altre malattie, i minori e le loro famiglie.

Amen.

 

Lascia un commento