Apriamo le porte.. come dice Francesco!

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A Carmagnola nasce questa prima accoglienza tramite Associazione Trame che opera a Carignano e a Carmagnola tramite l’Housing sociale “Casa Frisco” (ex san Francesco) con le sue diverse realtà e associazioni che operano nel sociale. Dal giugno 2015 nasce la collaborazione con l’Associazione Trame e con Karmadonne accogliendo 36 profughi: 33 uomini e 3 donne. L’assegnazione è avvenuta in seguito alla vincita di una gara di appalto pubblica della Prefettura di Torino.

Ai cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale vengono garantite tutte le prestazioni previste dalle leggi italiane ed internazionali a tutela dei diritti dei richiedenti protezione umanitaria. Sono coinvolti mediatori socio-culturali, assistenti sociali, psicologi, educatori professionali, infermieri, operatori amministrativi, e consulenti legali ma anche enti pubblici e privati, associazioni e privati cittadini. Lo scopo, è quello di realizzare una rete sociale diffusa e forte, capace di garantire una accoglienza il più possibile condivisa secondo il modello Recosol. (Rete comuni solidali).

I profughi, tutti molto giovani, provenienti dal Mali, Nigeria, Costa d’Avorio, Afghanistan sono stati sistemati in 5 alloggi affittati dall’Associazione Trame con regolare contratto di locazione (a prezzo commerciale, secondo un modello predisposto dalla Prefettura). I profughi fanno capo alla struttura di Casa Frisco (via Savonarola) dove frequentano i corsi di italiano e almeno in questo primo periodo trascorrono gran parte del loro tempo per i colloqui con gli operatori, pratiche burocratiche ma anche partite a pallone e momenti di svago. Collaborano alla pulizia di Casa Frisco e dei giardini di via Moncalieri.

Per ogni persona accolta, secondo il bando della Prefettura la cifra max elargita è di 35 euro al giorno a testa. Con questo finanziamento si pagano gli affitti degli alloggi, i servizi e soprattutto i dipendenti. Ai profughi si danno 2,5 euro al giorno come pocket-money (da spendere come vogliono) oltre vitto, alloggio, scheda telefonica (una), spese mediche. Con l’accoglienza profughi lo stato finanzia un indotto virtuoso, tante persone lavorano nell’accoglienza: mediatori culturali, insegnanti di lingua, operatori sociali. A Carmagnola lavorano in questo progetto 6 carmagnolesi, oltre ad un gruppo di operatori di Carignano e Torino. “La verità è che l’accoglienza, se fatta bene, crea lavoro”.

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